Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha attaccato oggi indirettamente la Cina, accusandola in un discorso tenuto a Ulan Bator, in Mongolia, di ”rifiutare un’ apertura democratica” con un atteggiamento che ”uccide l’ innovazione e scoraggia l’imprenditorialita”’. Nel suo discorso a un’assemblea di donne mongole, Clinton non ha nominato esplicitamente Pechino, rivolgendo la sua critica ad ”alcuni Paesi asiatici”. Il segretario di Stato incontrera’ ad Ulan Bator il presidente Tsakhia Elbergdorj. La visita di Clinton in Mongolia cade in un momento delicato della vita politica del Paese dopo che le elezioni per il Parlamento sono state vinte dal Partito Democratico, di opposizione, che ha prevalso sul Partito Popolare Mongolo di Elbergdorj. Trattative sono in corso tra il presidente e il Partito Democratico per la formazione di un governo di ”unita’ nazionale”. Nelle elezioni del 28 giugno il Partito Democratico ha ottenuto 31 seggi contro i 25 della formazione guidata da Elbergdorj. ”Dopo le elezioni la comunita’ internazionale sta seguendo con attenzione gli avvenimenti in Mongolia e il funzionamento dello Stato di diritto”, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato. Dopo la Mongolia, il segretario di Stato visitera’ Vietnam, Laos e Cambogia.
fonte: ANSA