30 Maggio 2012 · 03:07
La dissidente uighura Rebiya Kadeer, che dal 2006 vive in esilio negli Usa, ha denunciato l’ aggravarsi della persecuzione in Cina contro i suoi tre figli, che stanno scontando pesanti pene detentive dopo processi tenuti a porte chiuse e dalla dubbia regolarita’. Secondo Kadeer, i tre uomini sono stati costretti a firmare documenti in base ai quali cedono allo Stato la proprieta’ di un centro commerciale di Urumqi, la capitale della Regione Autonoma del Xinjiang, nel quale avevano i loro negozi centinaia di commerciati uighuri. L’ edificio sara’ demolito, hanno annunciato le autorita’ locali. ”In violazione delle leggi cinesi e della decenza umana, le autorita’ cinesi non si fermano davanti a nulla pur di tormentare i miei figli in prigione”, ha affermato Rebiya Kadeer in una dichiarazione diffusa oggi. ”Abbiamo visto in altri casi, come quello di Chen Guangcheng (il dissidente cieco che dieci giorni fa e’ riuscito a lasciare la Cina dopo un’ avventurosa fuga dagli arresti domiciliari), che i funzionari cinesi provano una perversa soddisfazione nel perseguitare le famiglie di coloro che parlano in difesa della verita’ e della giustizia”, ha aggiunto la dissidente. Il Xinjiang e’ l’ area di origine della minoranza etnica degli uighuri, in maggioranza musulmani, che oggi sono circa il 40% dei 20 milioni di abitanti della Regione Autonoma, nel nordovest della Cina.
fonte: ANSA
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Correlati
Archiviato in Diritti incivili
Con tag ai wei wei, ai weiwei, avvocati, bahrein, beyonce, bjork, blowin in the wind, bob dylan, carta 08, case, censura, censura su stampa, Chen Wei, cina, clinton, concerti, concerti in cina, controlli, costruzioni, cpj, demolizioni, demolizioni forzate, deportazioni, dipartimento di stato, diritti civili, dissidenti, dissidenza, Don Henley, dui hua, dylan, eagles, espropri forzati, fang lizhi, feste in cina, festività in cina, fratelli gao, gao brothers, Gao Zhisheng, gelsomini, gente in strada, gioco, giornalisti stranieri, Glenn Frey, Go Chuan, guangdong, haimen, immolazione, internet, Jian Tianyong, Jiang Tianyong, jiang yu, Joe Walsh, Lady Gaga, legge, Li Fangping, Li Tiantian, li tie, libia, Liu Shihui, Liu Xia, liu xiaobo, ma zhaoxu, manifestazioni, manifestazioni antigovernative, manifestazioni in cina, mappa del sangue, menestrello del rock, mercedes benz arena, minacce, miss mao, musica per la libertà, natale, natale in cina, natale nel mondo, pakistan, pechino, piazza tiananmen, politici corrotti, polizia cinese, premio nobel per la pace, proteste, proteste anti governative, proteste in cina, Ran Yunfei, Rebiya Kadeer, relazioni sino-americane, rivolta dei gelsomini, rivoluzione dei gelsomini, shanghai, sicurezza, siria, Take That, Tang Jingling, Tang Jitian, teng biao, Tiananmen, tibet, Timothy B. Schmit, twitter, usa, vessazioni, wang lihong, wukan, xinjiang, Yang Henjun, zhou yongkang, zhu Yufu