La fuga dell’attivista cieco Chen Guangcheng dalla sua abitazione-prigione, l’ospitalita’ trovata nell’ambasciata americana di Pechino, il suo ricovero in ospedale (dove si trova tutt’ora) e la promessa di potersi recare negli Stati Uniti per ragioni di studio, sono diventati un cartone animato grazie ad una societa’ di Taiwan, non nuova a simili iniziative. Dopo infatti il Bunga Bunga di Berlusconi, gli ultimi momenti di vita di Bin Laden e il naufragio del comandante Schettino, la Next Media Animation (Nma) di Taipei ha pubblicato due video che spiegano uno la fuga e l’altro il futuro di Chen Guangcheng. Nel primo si vede che il dissidente cieco, aiutato da un cane guida (che dopo guida anche l’auto che lo portera’ a Pechino), riesce a scappare da casa eludendo il controllo di due guardie cinesi che nel filmato sono dei panda, impegnati a guardare la tv. In ambasciata Chen incontra l’ambasciatore americano intento a sorseggiare un caffe’ di Starbucks con uno zainetto sulle spalle (come era stato immortalato nel giorno in cui e’ arrivato in Cina). L’ambasciatore ha avvisato al telefono il presidente americano Barack Obama che a sua volta ha informato Hillary Clinton in aereo mentre arrivava in Cina. Questa incontra i vertici cinesi (sempre rappresentati dal Panda) che mettono sul piatto il debito americano. Obama tira un sospiro di sollievo e si fuma una sigaretta quando capisce la storia di aver ospitato Chen puo’ essergli utile in termini elettorali. Nel secondo filmato, invece, Chen cerca di scappare sull’aereo della Clinton, ma questa apre la porta dell’aereo e lo fa cadere nell’oceano. L’attivista cieco allora nuota fino ad una costa dove viene accolto da persone che gli mettono una corona di fiori al collo. E il video finisce con Chen sotto il cartello ”Benvenuto a Taiwan” e la scritta che recita ”Chen, la prossima volta che vuoi scappare, chiedi di andare in un un posto dove ti possono garantire aiuto”.
Tv taiwanese realizza cartone animato ironico sulla fuga di Chen
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