Secondo la Banca Mondiale (Bm) l’economia cinese crescera’ dell’8,2 percento nel 2012 e dell’ 8,6 nel 2013. Nel report trimestrale sulla crescita economica del Paese asiatico, presentato oggi a Pechino, si legge infatti che ‘l’economia cinese e’ nel pieno di un graduale rallentamento’, dovuto principalmente al calo della domanda dei Paesi esteri. Sul fronte interno, la Bm prevede un rallentamento dei consumi e una diminuzione della mole di investimenti. Per il 2012 e’ infatti previsto un aumento dell’inflazione del 3,2 %, che comportera’ un generale aumento dei prezzi dei beni di consumo e un rallentamento del mercato immobiliare. La lieve ripresa del commercio estero prevista per il 2013 fermera’ gradualmente l’apprezzamento dello yuan, portando ad una leggera crescita delle riserve valutarie nazionali. A parere degli esperti della Bm, provvedimenti a sostegno di uno sviluppo maggiormente sostenibile, basato su consumo interno e welfare garantirebbero all’economia cinese un ”atterraggio morbido”. Nel caso in cui tali misure non venissero adottate e i Paesi ad alto reddito non riuscissero a porre fine alla recessione, si legge ancora nel report, l’ economia cinese, fortemente legata al commercio estero, rischierebbe infatti di incappare in una rapida inversione di tendenza.
Secondo la banca mondiale,nel 2012 in Cina la crescita sarà dell’8,2%, l’8,6 nel 2013
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