Cominicera’ il prossimo 13 febbraio una visita che portera’ il vice presidente cinese (e prossimo presidente designato) Xi Jinping a visitare Stati Uniti, Irlanda e Turchia fino al 22 febbraio. Lo ha detto poco fa in conferenza stampa il portavoce del ministero degli esteri di Pechino Liu Weimin. Xi Jinping si rechera’ negli Usa su invito del suo omologo Joe Biden. Xi dovra’ anche cercare di smorzare le polemiche e le frizioni fra i due paesi che ha visto ieri la Cina criticare nuovamente gli Usa, chiedendo di abbandonare la sua ”mentalita’ da guerra fredda” e di smettere di fare accuse infondate contro la Cina. Le dichiarazioni, secondo quanto riferisce l’Agenzia Nuova Cina, sono state fatte dallo stesso Liu Weimin. Commentando una relazione annuale sulla minaccia alla sicurezza nazionale da parte del governo di Washington, Liu ha parlato di accuse ”totalmente false”, fatte alla Cina addirittura con un secondo fine. La relazione americana afferma che la Cina ha invaso le reti di computer americani su larga scala, effettuando furti di proprieta’ intellettuale e conducendo spionaggio economico. Nel dossier si sostiene che le agenzie di intelligence cinesi rappresentano la piu’ grande minaccia per gli Stati Uniti in settori rilevanti. Gli attacchi informatici, ha risposto il portavoce cinese, sono transnazionali e anonimi per cui e’ ”poco professionale e irresponsabile” indicare la fonte di un attacco senza effettuare indagini molto approfondite. Liu ha concluso poi dicendo che la Cina ha piu’ volte dichiarato la sua posizione sulle questioni in materia di sicurezza informatica e che e’ disposta a proseguire la cooperazione con la comunita’ internazionale per la salvaguardia della sicurezza nella rete.
Dal 13 febbraio Xi Jinping negli Usa
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