Fermato e sottoposto ad un interrogatorio a Shanghai un famoso attivista per i diritti umani che ha partecipato a raccogliere le firme per una petizione cittadina. Secondo quanto riferisce il sito di Radio Free Asia, Feng Zhenghu sarebbe stato fermato e interrogato dalla polizia della capitale economica cinese per aver consegnato una petizione nella quale si chiede alle autorità di impedire che le denunce presentate da coloro che cercano di difendere i propri diritti vengano archiviate senza essere prese in considerazione. L’uomo ha raccontato di essere riuscito, insieme ad altri, a raccogliere 1370 firme per chiedere un sistema giudiziario più chiaro e trasparente e che non trascuri o ignori i diritti dei lavoratori e della gente comune. Feng ha raccontato di essere stato fermato, insieme a sua moglie, da alcuni agenti in borghese, che hanno cominciato a fargli una serie di domande e gli hanno sequestrato una copia della petizione che portava con sé. “In ogni caso abbiamo mandato una copia del documento – ha detto l’attivista – ad ogni parlamentare”. Successivamente Feng, tornato a casa intorno alle 20, ha trovato un paio di agenti ad aspettarlo che lo hanno portato al posto di polizia.”Mi hanno buttato in una cella e mi hanno interrogato a lungo sulla petizione e sul suo contenuto – ha raccontato l’attivista – e io gli ho detto tutto. Ma mi hanno trattenuto ancora in cella per diverse ore. Solo verso le 3 del mattino, dopo che avevo battuto diverse volte alla porta urlando di farmi uscire, mi hanno lasciato andare”. Nel 2009 Feng Zhenghu, per attirare l’attenzione della comunità internazionale contro le autorità cinesi che non gli permettevano di tornare a casa, trascorse tre mesi accampandosi nell’aeroporto Narita in Giappone.
Arrestato attivista, raccoglieva firme per petizione
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