Battuta di arresto per la diocesi di Hong Kong per la richiesta di indipendenza dal partito comunista cinese. La Corte di Appello ha infatti respinto il suo ricorso contro la decisione secondo la quale tutte le scuole del territorio speciale di Hong Kong devono assoggettarsi ad un’ordinanza in base alla quale le scuole devono prevedere degli organi di controllo per la gestione amministrativa e didattica. Lo riferisce il South China Morning Post. Il delegato episcopale della diocesi presso l’Ufficio per l’educazione cattolica, Cecilia Wong Yeuk-han, ha detto che tutti devono rispettare la legge. “Anche se non siamo d’accordo che tutte le scuole devono essere gestite con gli stessi mezzi – ha detto la Wong – noi continueremo a sostenere la nostra visione cattolica”. “Naturalmente, sono molto deluso dalla sentenza – ha detto Timothy Ha Wing-ho, consigliere per la diocesi di Hong Kong – in quanto con la costituzione dei comitati, vi è una possibilità che anche persone che vanno contro il nostro credo facciano parte del consiglio”. A metà ottobre erano 489 su 846 le scuole che si erano già uniformate alla nuova ordinanza formando i comitati previsti mentre altre 67 avevano consegnato il progetto di costituzione. Cheung Man-Kwong, deputato per il settore dell’istruzione, ha invitato il governo a essere flessibile sulla questione. Cheung ha detto che il governo dovrebbe evitare il confronto e lottare per un “atterraggio morbido” dopo la sentenza. “Abbiamo una responsabilità sociale nel campo dell’educazione – ha invece commentato il vescovo di Hong Kong, mons. John Tong-hon e continueremo a portarla avanti”. La nuova legge, nelle intenzioni del governo, offre diversi benefici per le scuole tra cui un’assicurazione al personale della scuola e una maggiore elasticità nella gestione dei fondi. Secondo le scuole cattoliche la nuova legge rappresenta una manovra per intromettersi nella loro gestione, minacciando la loro libertà.
15 ottobre 2011 · 05:33
Cina verso controllo scuole cattoliche Hong Kong
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