La citta’ di Chongqing ha deciso di accantonare il progetto della costruzione di un parco a tema sulla storia rivoluzionaria del paese, mettendo in luce la contrarieta’ della maggior parte della gente nei confronti del progetto. Il parco, pubblicizzato inizialmente come una potenziale grande attrattiva turistica per Chongqing, avrebbe dovuto coprire un’area di 128 ettari e costare circa 2,5 miliardi di yuan (oltre 2 milioni e mezzo di euro) e comprendere un teatro per spettacoli sulla rivoluzione e le repliche dei villaggi natali di importanti leaders come Mao Zedong e Deng Xiaoping.
Molti hanno da subito criticato l’iniziativa evidenziando come fosse del tutto inopportuno spendere tanti soldi per un’attrazione del genere in un momento di forte rincaro dei prezzi dei generi alimentari e di mancanza di alloggi a prezzi accessibili per milioni di persone comuni.
”Non credo che avrebbe avuto successo – ha detto Peng, un cittadino di Chongqing, intervistato dalla stampa locale – la gente comune, specie le giovani generazioni, non sarebbero state interessate”.
Sima Tai, giovane autore nativo di Chongqing, ha sottolineato che un sontuoso parco a tema e’ di cattivo gusto in un momento in cui cosi’ tante persone vivono un momento di difficolta’.
”Ci sono posti dove manca l’acqua, c’è una forte siccita’ – ha detto Sima – non si dovrebbero spendere soldi per un parco a tema per riprodurre i luoghi di nascita dei leader cinesi del passato. Un sacco di gente non puo’ nemmeno permettersi un’abitazione dignitosa, perche’ costruire case per i morti?”.
Nei mesi scorsi la citta’ di Chongqing era stata al centro delle celebrazioni per il novantesimo anniversario della fondazione del partito comunista cinese. In quell’occasione le autorita’ locali, con a capo il segretario del partito locale Bo Xilai, avevano organizzato concerti, esibizioni patriottiche ed altre iniziative ”rosse” per rafforzare la coesione sociale.
14 agosto 2011 · 00:20
Accantonato il progetto della Disneyland del partito comunista
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