La Cina ha proposto un sistema di allarme tsunami per i paesi della regione del Mar Cinese Meridionale. Lo riferisce il China Daily. “Il sistema consentirà ai paesi dell’area di condividere informazioni e migliorare la loro capacità di prevedere gli tsunami o altri disastri marini”, ha detto Yu Fujiang, vice direttore del Centro Nazionale Marino di previsione ambientale che opera sotto l’egida della SOA (Oceanic State Administration). Yu ha sottolineato come il mare della Cina meridionale si trovi nella cintura sismica del Pacifico, spesso definito come l”Anello di Fuocò e come uno tsunami nella regione potrebbe avere conseguenze devastanti per Cina, Filippine, Malesia, Brunei, Indonesia, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Singapore. La decisione della Cina di creare un sistema di allerta tsunami è intervenuta dopo che l’11 marzo scorso il terremoto e lo tsunami in Giappone hanno causato oltre 25.000 morti. Zhanhai Zhang, direttore del dipartimento di cooperazione internazionale presso la SOA, ha invitato i nove paesi della regione del Mar Cinese Meridionale a contribuire a creare un sistema di allarme che consenta di prevendere uno tsunami entro 10 minuti da un terremoto sottomarino. “Il sistema – ha detto Zhang durante la 24sima riunione del gruppo di coordinamento internazionale per il sistema di monotoraggio dello tsunami nel pacifico tenutosi a Pechino – dovrebbe aiutare questi paesi a condividere dati per ridurre i danni causati da uno tsunami”. Il nuovo sistema potrebbe entrare in funzione entro cinque anni. Statistiche dell’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica americana hanno mostrato che gli tsunami di grosse proporzioni si verificano mediamente ogni sei-sette anni. In base al protocollo previsto dal nuovo sistema oltre 30 paesi della regione condurranno delle specifiche esercitazioni. Secondo Zhang è certamente importante captare le segnalazioni in tempo ma è altrettanto importante riuscire poi a passare il passaggio alla gente. Nel suo 12mo Piano quinquennale (2011-2015), la SOA prevede di installare due boe di monitoraggio tsunami nel Mar Cinese Orientale e uno nel Mar Cinese Meridionale mentre verà anche costituita una specifica organizzazione di allarme tsunami.