Annullata in Cina mostra di Ai Weiwei, ritenuta inpportuna

L’artista cinese Ai Weiwei ha annunciato oggi la cancellazione della mostra delle sue opere prevista per il mese prossimo a Pechino. L’ artista ha spiegato di aver rinunciato perché gli organizzatori hanno affermato di ritenerla “inopportuna” a causa delle sue prese di posizione fortemente critiche verso il governo cinese. La mostra era stata programmata dalla galleria Ucca, fondata dal collezionista d’arte belga Guy Ullens, una delle più prestigiose di Pechino che si trova nel primo “quartiere degli artisti”, l’ex-fabbrica chiamata “798”. “Politicamente il momento è delicato e hanno pensato che (la mostra) non era opportuna”, ha affermato lo stesso Ai Weiwei. La direttrice della galleria Vivienne Li ha confermato: “Guy (Ullens) è un grande fan di Ai Weiwei ma in questo momento non gli è sembrato il caso di andare ad un confronto (col governo)”. Ai Weiwei, uno degli artisti cinesi più conosciuti all’ estero, è entrato in rotta di collisione col governo nel 2008, quando ha denunciato il tentativo delle autorità di nascondere il numero degli scolari morti nel terremoto del Sichuan. Nel 2009 è stato picchiato da un gruppo di poliziotti per impedirgli di testimoniare al processo contro l’ attivista Tan Zuoren, anche lui impegnato ad aiutare le vittime del terremoto. In gennaio, lo studio di Ai Weiwei a Shanghai è stato demolito per ordine delle autorità locali.

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