Condannato il “Lei non sa chi sono io”

Il figlio di un alto funzionario della polizia cinese e’ stato condannato a sei anni di prigione per aver ucciso una ragazza e averne ferita un’altra guidando in stato di ubriachezza. Lo affermano oggi i mezzi d’informazione cinesi. Il giovane, Li Qinming, di 20 anni, aveva investito le due ragazze mentre pattinavano nel campus dell’Universita’ di Baoding, nel nord della Cina. Dopo l’incidente il giovane era fuggito senza soccorrere le sue vittime. Fermato piu’ tardi da una pattuglia della polizia, aveva minacciato gli agenti con una frase diventata famosa: ”Ma cosa credete di fare? Non sapete che mio padre e’ Li Gang?”. Li Gang e’ il vicecapo della polizia di Baoding. Riprese dalla stampa locale, le parole del giovane sono rimbalzate sui siti web cinesi. La frase ”mio padre Li Gang” viene da allora ripetuta in barzellette, video, canzoni e poesie satiriche che hanno come bersaglio i funzionari pubblici che abusano del loro potere. Delle due ragazze investite da Li Qiming, una, Chen Xiaofeng di 20 anni, e’ morta in ospedale a causa delle ferite. L’altra se l’e’ cavata con una gamba rotta. In seguito sia Li Gang che Li Qiming si sono scusati e hanno pianto in apparizioni televisive. Il giovane si e’ dichiarato colpevole ed e’ stato condannato per omicidio involontario. La condanna comprende un indennizzo di circa 51mila euro per la famiglia di Chen e di 10mila euro per quella della ragazza rimasta ferita.

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