Oltre duecento ufficiali del calcio cinese, tra arbitri e impiegati, sono stati inviati al ”Campo di rieducazione anti-corruzione” dopo lo scandalo che ha investito il campionato nazionale nei giorni scorsi. Secondo quanto riportato dal Beijing Youth Daily, i partecipanti al campo, che avra’ la durata di cinque giorni, dovranno seguire corsi e lezioni anti-corruzione e dovranno alla fine anche sostenere un esame. ”La rieducazione degli arbitri – ha detto Wei Di, capo dell’Associzione Football cinese (CFA) – e’ una parte importante della campagna anti corruzione in corso”. Agli arbitri verra’ data anche la possibilita’ di confessare eventuali errori commessi in passato. ”Se qualcuno di loro ha fatto qualcosa di sbagliato – ha proseguito Wei – dovra’ immediatamente restituire il denaro percepito illegalmente. Spero che possano confessare di propria iniziativa per non perdere la possibilita’ di salvarsi”. Gong Jianping, l’unico arbitro ad aver ammesso di aver pilotato una gara fu condannato nel 2003 a dieci anni di carcere per poi morire mentre era detenuto, 18 mesi piu’ tardi. Anche il predecessore di Wei, Nan Yong, e l’ex capo della commissione arbitri, Zhang Jianquiang sono tra i venti (tra arbitri, allenatori e giocatori) arrestati per corruzione negli ultimi mesi.
Gli arbitri che sbagliano vanno in campo di rieducazione
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